Ičići, dvije kuće s bazenom, Opatija, Famiglia

Ičići è una località balneare situata nella parte più bella del Quarnero, dove le pendici dell’Učka scendono fino al mare. Grazie alla posizione di questo piccolo paese, alla ricca vegetazione e al clima favorevole, la stagione turistica dura tutto l’anno. Le ville gemelle si trovano una accanto all’altra, 3 km sopra Ičić e uno dei più grandi porti turistici della Croazia. Entrambe le ville si affacciano sul Golfo del Quarnero, sulle isole di Krk e Cres. Sono costruiti dallo stesso proprietario, che è un ingegnere civile che ha investito le sue conoscenze nel combinare lo spirito tradizionale e moderno dell’Istria. Le ville sono in ottimo stato di conservazione, le mura sono visibili. Nella costruzione e nell’arredamento della villa sono stati utilizzati materiali di prima qualità, il piano terra è in pietra d’Istria originale e la facciata è in intonaco dermit di 12 cm, infissi in PVC a 6 camere. Ognuna delle ville vanta quattro ampie camere da letto, ognuna con il proprio bagno, riscaldamento a pavimento e ceramiche. L’ampio piano terra è pensato per rendere il più piacevole possibile il soggiorno in sala da pranzo, cucina e soggiorno, con accesso ad un terrazzo coperto di 32 mq. La terrazza è l’ideale per socializzare o rilassarsi con una splendida vista sul Quarnero e sulle isole. Al piano terra c’è una stanza adattata per persone con disabilità e il proprio bagno. Al piano terra abbiamo anche una sauna, un bagno per gli ospiti e una lavanderia. Le scale interne portano al primo piano dove ci sono tre camere da letto, ognuna con il proprio bagno. Ognuna delle ville di fronte alla casa ha il proprio solarium, piscina con scala romana e cucina estiva per barbecue o cocktail bar. L’accesso alla struttura così come le attività all’aperto è adattato per le persone disabili. Un luogo ideale per l’attività turistica grazie alla sua vicinanza a Opatija, ai piedi dell’ACI Marina o della spiaggia e del sentiero escursionistico che si estende fino alla cima dell’Učka. ID CODE: